In attuazione della delega conferita dall'articolo 8 della legge 5 agosto 2022, n. 118 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021) e del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), in data 23 dicembre 2022 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto n. 201 recante il Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica con l'Intento di rendere organica e contenuta in una sorta di Testo Unico la frammentata disciplina dei servizi di interesse economico generale. [...]
In attuazione della delega conferita dall'articolo 8 della legge 5 agosto 2022, n. 118 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021) e del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), in data 23 dicembre 2022 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto n. 201 recante il Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica con l'Intento di rendere organica e contenuta in una sorta di Testo Unico la frammentata disciplina dei servizi di interesse economico generale.
Tra le diverse innovazioni previste dalla riforma, rileva qui l'adempimento previsto dall'art. 30 D.lgs. 201/2022 che introduce, a carico di Comuni e loro forme associative, con popolazione superiore a 5.000 abitanti, nonché città metropolitane, province ed altri enti competenti, l'onere di effettuare, in relazione al proprio ambito o bacino del servizio e con cadenza annuale, una ricognizione periodica della situazione gestionale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica nei rispettivi territori per ogni servizio affidato.
La ricognizione, da aggiornarsi, di regola, annualmente e contestualmente all'analisi dell'assetto delle società partecipate di cui all'articolo 20 del decreto legislativo n. 175 del 2016¿ (comma 2), in questo primo anno di applicazione era da effettuarsi entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del D.lgs. 201/2022 e quindi entro il 31 dicembre 2023 (comma 3).
Il Commissario prefettizio, con i poteri della Giunta Comunale, con provvedimento n. 13 del 28/12/2023, ha provveduto a definire il perimetro della ricognizione dei servizi pubblici locali non a rete gestiti nel corso dell'anno 2023 e ad approvare i risultati della predetta ricognizione nonché la relazione allegata al citato provvedimento, di seguito trasmessa ad ANAC.